Trento, 16 maggio 2012

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Jan Stokr in azione a Doha durante la
finale del Mondiale per Club 2011
(foto Trabalza)

Esattamente un anno fa, il 15 maggio 2011, Jan Stokr metteva il sigillo sulla sua prima stagione in maglia Trentino Volley realizzando il punto che valeva lo scudetto nel V-Day di Roma contro Cuneo e vincendo il premio di mvp di Serie A1 Sustenium.
366 giorni dopo, l’opposto gialloblù si trova invece a Nymburk, in ritiro con la Repubblica Ceca che sta preparando l’esordio in European League ed il torneo di qualificazione olimpica di Berlino, ma non si dimentica della sua Società di appartenenza, di cui parla sempre in toni entusiastici.
Giocare a Trento è fantastico e rappresenta un onore per me – ha spiegato Jan al sito della federazione ceca - : qui mi trovo a stretto contatto con i migliori giocatori al mondo e con loro lavoro duramente ogni giorno per migliorare come singolo ma anche come idea di squadra. Radostin Stoytchev è un allenatore esigente e perfezionista, che crede ciecamente nell’organizzazione di ogni dettaglio è questo è bellissimo anche per noi atleti perché così possiamo concentrarci solo sulla pallavolo giocata lasciando allo staff tecnico e dirigenziale tutti gli altri aspetti. Sono convinto che senza questa struttura alle spalle non avrei mai ottenuto nessuno dei tanti successi che ho raccolto in questi ultimi due anni; un ruolo importante l’ha avuto però anche mia moglie che mi ha sostenuto in un periodo così fitto di impegni”.
Jan ha poi analizzato la stagione 2011/12 di club conclusa quattro settimane fa ad Assago. “La prima parte è stata davvero eccellente – ha aggiunto - : abbiamo avuto modo di vincere di nuovo il Mondiale per Club, dove abbiamo espresso la nostra miglior pallavolo di tutto l’anno, e poi subito dopo la Supercoppa Italiana portando questo trofeo per la prima volta nella bacheca societaria. Nel 2012 abbiamo conquistato anche la Coppa Italia contro Macerata ma poi abbiamo fallito l’assalto a Champions League e scudetto, due risultati mancati che ci hanno lasciato molto amarezza. Ho comunque apprezzato la medaglia di bronzo che ci siamo messi al collo a Lodz: un po’ perché abbiamo ceduto in semifinale solo al Kazan, che poi si è rivelata la squadra migliore, e un po’ perché comunque è arrivata un’ennesima medaglia in questa manifestazione; la seconda assoluta per me, la quarta in quattro anni per la Società. Sull’epilogo del V-Day va anche detto che pur avendo perso la finale abbiamo dominato la stagione regolare, dimostrando tutto il nostro valore per ventisei giornate”.
Quella che si è aperta da poco sarà la mia undicesima stagione in Nazionale – ha concluso Stokr - ; nonostante i risultati nell’ultimo periodo non siano stati favorevoli non voglio rinunciare alla maglia della Repubblica Ceca: vado avanti, mi confronterò con giocatori sempre più giovani magari ponendomi come loro punto di riferimento”.
Sabato sera Stokr saprà anche il verdetto relativo al premio di miglior giocatore dell’anno della sua nazione, riconoscimento per cui è in lizza assieme al palleggiatore Lukasz Tichacek e all’opposto David Konecny.


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